Secondo l'Agenzia di stampa internazionale AhlulBayt (ABNA), la decisione della Francia di riconoscere lo Stato di Palestina ha scatenato un'ondata di reazioni furiose nel regime sionista. Il Primo Ministro israeliano "Benjamin Netanyahu", condannando questa decisione, l'ha definita "un passo pericoloso verso il rafforzamento delle forze sostenute dall'Iran".
Citando Al Jazeera, Netanyahu ha dichiarato: "Condanniamo con forza la decisione del Presidente Macron di riconoscere lo Stato di Palestina accanto a Tel Aviv, soprattutto dopo il massacro del 7 ottobre 2023 (15 Mehr 1402)."
Ha aggiunto: "L'azione della Francia premia il terrorismo e comporta il rischio di creare un altro attore dipendente dall'Iran, come è successo a Gaza".
Il Primo Ministro israeliano ha continuato: "Uno Stato palestinese [indipendente] nelle condizioni attuali sarà una piattaforma per la distruzione di Israele, non un'entità per la coesistenza accanto ad esso".
Ha affermato: "I palestinesi non cercano di formare uno Stato accanto a Israele, ma vogliono stabilire uno Stato al posto di Israele".
"Yariv Levin", Vice Primo Ministro israeliano, ha anche definito la decisione del Presidente francese "una macchia sulla fronte della Francia" e l'ha descritta come "sostegno al terrorismo".
Levin ha sottolineato: "Ora è il momento che Israele eserciti la sua piena sovranità sulla Cisgiordania".
Ha aggiunto: "La piena sovranità di Israele sulla Cisgiordania è una risposta giusta e storica alla decisione inaccettabile della Francia".
Nel frattempo, "Israel Katz", Ministro della Guerra del regime sionista, in dichiarazioni simili, ha definito l'azione della Francia "una vergogna per la Francia e una resa al terrorismo".
Ha affermato: "Non permetteremo mai che si formi un regime palestinese che minacci la nostra sicurezza e la nostra natura esistenziale e che pregiudichi il nostro diritto storico sulla terra di Israele".
Queste reazioni arrivano mentre il Presidente francese "Emmanuel Macron" ha annunciato giovedì: "Parigi riconoscerà lo Stato di Palestina e annuncerà ufficialmente questa decisione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre".
Macron ha scritto sul social network X: "La pace è possibile" e ha aggiunto che Parigi ha preso questa decisione "a causa del suo impegno storico per una pace duratura e giusta in Medio Oriente".
Ha anche sottolineato "la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti i prigionieri sionisti e l'invio massiccio di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza" e ha affermato che "Gaza deve essere sicura e ricostruita".
Il Presidente francese in precedenza aveva anche chiarito che "l'esistenza di uno Stato palestinese non è solo un obbligo morale, ma una necessità politica nella situazione attuale".
Ha espresso la speranza che il riconoscimento della Palestina da parte della Francia incoraggi altri paesi ad adottare misure simili.
La decisione di Macron è stata accolta con favore da alcuni paesi europei. Spagna, Irlanda e Svezia hanno già riconosciuto la Palestina. La Germania, pur sostenendo la soluzione dei due Stati, ha dichiarato che "il riconoscimento della Palestina in questo momento potrebbe inviare un messaggio sbagliato".
I rapporti indicano che la Francia sta collaborando strettamente con il Regno Unito su questo tema. Nelle ultime novità, circa 60 deputati laburisti del Parlamento britannico hanno chiesto a Londra di riconoscere immediatamente la Palestina come Stato indipendente.
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